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Miro' Bistrot

Facci Ridere..che…ti Facciamo Piangere

Posted on Febbraio 29, 2008 in the L'arte del sedurre - seduzione category

LUI: Perdonami se ho l’aria da idiota ma non mi arriva più il sangue al cervello.
LEI: Bimbo, da quello che vedo non arriva in un sacco di altri posti.

LUI: Incidimi il tuo numero di telefono sul cuore.
LEI: Infartati e lo saprai.


LUI: Il tuo viso ha illuminato la mia giornata.
LEI: Scarta un altro cioccolatino, ciccio, e spera tanto.


LUI: Sono il diavolo, ma stai tranquilla : quello che mi interessa di più di te non è la tua anima.
LEI: Bello, impugna il forcone e sballa fieno più in là, grazie.


LUI: Ti avverto subito: non sono affatto un uomo facile.
LEI: Posso mandarti a fanculo anche tra mille difficoltà, sai?


LUI: Mi sento un pò perso.E’ la prima volta che vengo qui… Anzi, non esco quasi mai. A essere sinceri,è la prima volta.
LEI: Tranquillo ciccino, il Tuttocittà lo danno gratis.


LUI: Pensa che il dottore mi ha dato proprio oggi, il primo permesso di uscire!
LEI: Tranquillo, amore, è che sei terminale.


LUI: Non ti senti osservata per caso? Perchè a me sembra proprio che ti sto osservando.
LEI: Non so se capirai, ma è un colpo alla mia autostima. Ma stai tranquillo, non capirai.


LUI: Sii un pò indulgente: è la prima volta in due anni che mi vesto da uomo per abbordare una donna…
LEI: Vai benissimo: t’avevo preso per un cretino che non si sa vestire da coglione.


LUI: Una donna perfetta come te può essere soltanto un robot. Dove si preme il bottone?
LEI: Ciccio, se sapessi qualcosa del mio bottone non ti saresti neanche avvicinato.


LUI: Stamattina ho guadagnato 10 euro al “Gratta e vinci” e stasera incontro te! Certe giornate sono proprio fortunate.
LEI: Pensa la mia invece, sul finale me sei arrivato te…

LUI: Sei tu la bella ragazza prevista dal mio oroscopo?
LEI: Diceva anche che ti causerà gravi problemi di salute?


LUI: Credo proprio che potremmo essere molto infelici insieme.
LEI: Lallo, stai parlando alla mia nuca.


LUI: Il mio sogno è fare il custode di un museo, in una sala dove ci sia il tuo ritratto.
LEI: Mi sta bene, in genere significa che sono morta.


LUI: Mi resta solo un anno da vivere e quando penso che non ho nè moglie e nè figli, e che lo Stato s’impossesserà della mia immensa fortuna, mi sento un pò male!
LEI: Se è per l’anno di troppo, qualcosa posso inventarmi…


LUI: Certe donne mi chiamano “l’esperienza suprema”.
LEI: Lo sto capendo solo adesso.


LUI: Adoro il modo in cui mi dici ” va’ a farti fottere”.
LEI: Te faccio contento, te lo rigo pure sulla macchina.


LUI: Lo sapevi che oggi è la giornata mondiale contro la solitudine?
LEI: Che aspetti a trovarti un tuo simile e non mollarlo più? Ciao.


LUI: Questo grande magazzino è mio: prendi pure tutto quello che vuoi!
LEI: La strada per uscire?


LUI: Sono in promozione fino a stasera: approfittane!
LEI: Sei matto? Rischio che mi regalano pure un altro uguale a te!


LUI: Mi è scivolata una lente a contatto sotto il tavolo. Mi aiuteresti a cercarla?
LEI: Aspettami, arrivo appena trovo la maniglia sotto la scritta “Uscita”.


LUI: Qui dentro ci sono almeno venti persone che ti parlerebbero bene di me!
LEI: Mi pareva d’aver sbagliato locale…


LUI: La vedi quella bella donna con l’espressione raggiante? E quell’altra laggiù che sprizza felicità da tutti i pori? Sono due mie ex!
LEI: Pensa quanto sei diventato bravo, ora mi faresti felice mollandomi senza avermi conosciuto!


LUI: La vedi quella poveretta che si sta ubriacando al bancone? E’ disperata perchè l’ho lasciata…
LEI: Ah, è per questo che ha organizzato la festa?


LUI: Tu qui? Davvero non mi riconosci? Vabbè allora mi tolgo la maschera!
LEI: Tranquillo piccolino, sono sicura di scordarti benissimo anche così.


LUI: Non sopporto il calcio. E’ già qualcosa, no?
LEI: Aspetta di assaggiare il mio…


LUI: Ho fame d’amore. E se ci mettessimo a tavola?
LEI: Per me ce poi pure morì.


LUI: Attenta! Se continui a bere così finirà che mi troverai seducente!
LEI: Fidati, all’epoca sarò già morta d’epatite.

LUI: O tu sei la più bella del mondo oppure io non viaggio abbastanza.
LEI: In entrambi i casi perché te dovrei parlà?


LUI: A che ora si fermano le tue gambe?
LEI: Quando te sei girato e hai fatto andà abbastanza le tue.


LUI: Quando mi dirai da che parte stai andando, la mia vita avrà trovato una direzione.
LEI: Accompagno la gente affanculo, sapessi come ce li guido bene!


LUI: Dovresti essere più indulgente: è la prima volta che mi vesto da uomo per abbordare una donna.
LEI: Problemi ai neuroni? Me l’hai già detta.


LUI: Mi scusi tanto, ma lei ha calpestato il mio cuore.
LEI: Era quello marrone?


LUI: Camminando accanto a te, questa pozzanghera diventa il Canal Grande di Venezia.
LEI: Ciccio, metti l’occhiali da la parte giusta e vedi d’annàffanculo.


LUI: Scusami, per caso sai dove abito?
LEI: Scusami, sei sicuro che lì ti vogliono?


LUI: Dove si vendono queste camicette sporgenti?
LEI: Dove vendono pure i cappelli vuoti.


LUI: Hai una penna e un pezzo di carta per segnare il tuo numero di telefono?
LEI: No, grazie, me lo ricordo.


LUI: Puoi tamponare la mia macchina, così compiliamo le carte a casa tua.
LEI: Se sei analfabeta com’è che hai la patente?

LUI: Che bel vestito! Starebbe proprio bene ai piedi del mio letto!
LEI: Poverino… tò, eccoti qualche spiccio per una coperta più lunga.


LUI: E’ proprio una scollatura quella lì o hai dimenticato di chiudere la cerniera lampo?
LEI: E’ proprio vita la tua o qualcuno ha una mano su per il tuo culo?


LUI: Mi piacciono molto i polmoni che porti stasera!
LEI: Be’, almeno io non scordo nulla… tu com’è che hai la testa trasparente?


LUI: Balliamo prima? O andiamo subito da te?
LEI: Oppure fai da solo come sei abituato?


LUI: Ti va di fare la colazione da me?
LEI: La disperazione ti agita la lingua, eh? Tranquillo, bevi che te passa tutto…


LUI: Mi inviti a pranzo dopo?
LEI: Per vomitare bastano due dita in gola, sai…


LUI: Se non mi riporti a casa prima di mezzanotte mi trasformerò in una zucca.
LEI: Ciccio, c’hai l’orologio che va indietro…


LUI: Hai mai ballato un lento con una zucca? Ti fissano tutti con certi occhi….
LEI: Non l’ho capita e me ne vanto.


LUI: Questo posto è libero?…. E lei?
LEI: Sì, e anch’io, infatti cambio posto.


LUI: E’ sorprendente come la luce venga attratta da te!
LEI: Se alludi al mio buco nero, la tua finezza mi lusinga. Ecco un euro per l’autobus, ciao.


LUI: Scusa se mi avvicino ma sono un regista e muoio dalla voglia di vederti in primo piano.
LEI: Scusa se mi allontano ma sono un’astrologa e vorrei ammirarti da qualche anno luce più in là.

LUI: Mi insegni a nuotare in acqua profonda?
LEI: Trova una corda e una pietra che arrivo.


LUI: Posso aiutarti a leccare il tuo gelato?
LEI: Bimbo, se mi servisse un aiuto a leccare certo non lo chiederei a te.


LUI: Ti sei sporcata il costume, posso pulirlo?
LEI: Il tuo fascino e la tua eloquenza mi fanno venire voglia di morire. Uh, guarda, un mare! Vado ad affogarmi.


LUI: Sei pallida! Vuoi che ti soccorro?
LEI: No, grazie, è una vitiligine di natura virale. Caldo eh? Bevi pure dalla mia lattina.


LUI: Sei un angelo…E le ali dove le tieni, lì dentro (lo zainetto)?
LEI: No, lì c’è casco per quando piovono cazzate immani.


LUI: Sono il controllore, preparate i biglietti e i numeri telefonici!
LEI: Bello, fanno già due reati… scendi alla prossima, è meglio.


LUI: E’ strano ma più la guardo e più mi sembra di aver già preso il volo.
LEI: CHIUDI IL PORTELLONE, IDIOTA!!!


LUI: Anche tu sei allergica al preservativo?
LEI: Chiuditi le orecchie, piccolo, la corrente te fa male!!!


LUI: Guarda che io sono uno studente di medicina, vuoi che ti faccio la diagnosi?
LEI: Genio, da te manco l’autopsia.


LUI: Il mio medico dice che tutto funziona alla perfezione, il mio problema d’impotenza era di ordine puramente psicologico.
LEI: Infatti hai scelto la persona sbagliata per risolverlo. Torna da uno bravo.

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