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Vasco canta i Radiohead Ad ogni costo

Posted on Settembre 27, 2009 in the Strapower! category

Ad ogni costo Nuovo singolo vasco rossi

PROGRAMMATO DALLE RADIO IL SINGOLO INEDITO DEL SIGNOR ROSSI PIÙ FAMOSO D’ITALIA. MA LA COVER DEL GRUPPO INGLESE FA DISCUTERE I FAN IN RETE

Parte per un tour nei palasport, come non gli succedeva da 20 anni. Si confessa a un settimanale per famiglie. Prende una canzone dei Radiohead e la fa sua. Ammette di aver pensato il suicidio davanti a «Porta a Porta» di Bruno Vespa.
Vasco è tornato, con la solita furia iconoclasta, anche verso se stesso, soprattutto verso se stesso. Il signor Rossi più famoso d’Italia (all’estero conoscono il Valentino motociclista…) ha rilasciato una serie di interviste e dichiarazioni che preparano il terreno al ritorno vero e proprio, quello dal vivo, su quel «fronte del palco» dove da sempre è vincente (la prima a Pesaro, il 6 ottobre).
Il suo nuovo singolo, «Ad ogni costo», in radio in questi giorni, è una rilettura di «Creep», il brano che ha portato i Radiohead al successo negli anni ’90. La mossa è audace: difficile pensare ai fan del «Blasco» intenti ad ascoltare «Pablo honey», «Kid A», «Ok computer» o gli altri dischi della band di Thom Yorke. Il senso della canzone è completamente ribaltato. La band di Oxford cantava del disagio di un innamorato che si sentiva un mostricciattolo, una stranezza della natura, rispetto alla bellezza dell’oggetto del suo amore («Sei un angelo/ la tua pelle mi fa piangere/ fluttui come una piuma/ Sei dannatamente speciale»). Da inno alla inadeguatezza adolescenziale («Che diavolo ci faccio qui?/ Io non appartengo a questo posto», confessa Yorke), si passa, nella versione di Vasco, in una dichiarazione di resa: anche se la propria donna lo tradirà, «Blasco» resterà al suo fianco, «ad ogni costo». Le strofe finali sono illuminanti: «Tanto è lo stesso/ soffro anche spesso/ ma sono qui».
Per i fan italiani dei Radiohead si tratta di un sacrilegio e nei forum su internet si sono scatenati. In Facebook è nato pure il gruppo «Vasco Rossi chiedi scusa ai Radiohead – “Creep” non me la doveva toccare», ma per il rocker di Zocca si tratta di «una delle più belle musiche degli ultimi 15 anni, così intensa e struggente» che gli è «venuta voglia di interpretarla» con un testo tutto suo. G.BR.

Articolo tratto da Bresciaoggi.it

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